Cristiano Amendola, «Soprascripti de le lettere missive cominciando a magiori principi spirituali e temporali». Riflessioni sul paratesto nell’epistolografia del ’400, in Giornale Storico Della Letteratura Italiana, CXXXVII 2020 (Fasc. 658, secondo trim. 2020), pp. 161-192.

Il cod. A217 conservato presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna trasmette un manualetto contenente un nutrito gruppo di soprascritte e intestazioni con rubriche in volgare messo insieme in area bolognese nel corso dell’ultimo quarto del XV sec. Si tratta di una tipologia trattatistica, quella testimoniata dal codicetto, particolarmente negletta dalla critica, che può in realtà consentire di riflettere su un passaggio tutt’altro che secondario nella storia dell’epistolografia del Rinascimento: quello cioè dell’evoluzione tre-quattrocentesca della salutatio, una delle sezioni più soggette a riflessione teorica nelle artes medievali. Dal trattatello emerge, infatti, una tipologia epistolare alternativa a quella tradizionalmente in oggetto nei manuali due- trecenteschi, che, per diversi aspetti, risulta simile a quella ancora oggi in uso. Dei Soprascripti si tenta qui un’approfondita descrizione, e se ne pubblica in appendice un ampio estratto.

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